Angkor e Siem Reap
Cambogia
ANGKOR
Angkor è una delle principali mete della Cambogia e richiede un tempo adeguato per essere vissuta al meglio. In passato, durante il regno Khmer, è stata una delle più importanti città di tutto il sud-est asiatico diventando un fondamentale centro politico e spirituale in cui una natura rigogliosa e i templi spirituali si contendono il dominio sul paesaggio.
IL PARCO ARCHEOLOGICO DI ANGKOR
Il complesso di Angkor si estende per oltre 400 km quadrati in cui si trovano più di cento templi e rappresenta oggi una spettacolare testimonianza di una civiltà che per secoli dominò con la propria egemonia culturale il sud est asiatico dal Myanmar al Vietnam.
Le prime testimonianze del regno Khmer affondano le proprie radici addirittura nell’anno 802 quando re Jayavarman dichiarò la propria reggenza di origine divina in base al culto devaraja negli stessi anni durante i quali Carlo Magno si dichiarò imperatore del sacro romano impero sempre per investitura divina.
Da quel momento prese vita una dinastia che sarebbe continuata con 39 sovrani e che avrebbe controllato queste terre in un periodo di grande prosperità economica e artistica fino a quanto divenne un obiettivo di conquista del regno di Siam.
La storia della dinastia Khmer terminò nel XV secolo quando la città di Angkor venne abbandonata dopo anni di invasioni e razzie che la fecero scomparire nella giungla fino a quando fu riscoperta dai francesi nel primo dopoguerra.
ANGKOR WAT
Angkor wat significa tempio della città e fu costruita nel XII secolo secondo i dettami dell’arte khmer in onore di Vishnu e solo in un secondo tempo divenne un tempio buddista prima e il mausoleo di re Suryavarman II poi.
Questo complesso oggi è sicuramente il simbolo più conosciuto della Cambogia e detiene il record di edificio religioso più grande del mondo.
La struttura è circondata da un fossato ed è costituita da un tempio principale, detto tempio montagna perché simbolo del Monte Meru sede delle divinità, con intorno altri 3 tempi, detti tempi galleria.
Rispetto ai tempi indu che sono sempre orientati a est l’entrata principale di Angkor Wat si trova ad ovest e questo ha fatto ipotizzare che la struttura avesse una finalità funeraria.
Ad Angkor Wat è possibile ammirare tutta la maestosità e l’armonia dell’architettura Khmer caratterizzata dal gusto per i dettagli, dalle sculture e dalle piccole raffigurazioni presenti praticamente ovunque.
Proprio per la grandiosità dei propri edifici Angkor Wat, durante la dominazione francese, venne accostata al mitico tempio di Salomone e fu luogo di un importante restauro che restituì al mondo degli spazi che erano stati assorbiti dalla vegetazione e che oggi regalano al turista momenti di pura magia e meraviglia.
SIEM REAP
Siem Reap è la città più vicina al complesso di Angkor e quindi costituisce il punto di partenza logico per ogni escursione in questa zona.
Oggi è stata trasformata in modo pesante dal turismo con locali, hotel e ristoranti di tipo occidentale ma sono ancora visibili le origini rurali e le contaminazioni francesi che hanno portato ampi boulevards e raffinati negozi.
Per chi cerca un po' di divertimento e di movimento è possibile visitare la Pub Street dove si concentra la maggior parte dei locali della città mentre per chi vuole immergersi nella cultura locale consigliamo di assistere agli spettacoli della danza apsara, una antica danza khmer in costume.
Siem Reap è anche famosa per la raffinata arte del massaggio e per le prelibatezze della cucina khmer con una offerta di varietà culinarie tra le migliori della intera Cambogia.
COSA FARE
Ovviamente è praticamente obbligatorio visitare le vestigia dell’impero Khmer presenti intorno a Siem Reap dove si trovano numerosi tempi e monumenti. Tappe imperdibili sono sicuramente Angkor Wat, la città fortificata di Angkor Thom, il monastero di Ta Phrom e il Tempio delle donne.
Il nostro consiglio è di partire dal monastero di Ta Promh, una struttura che non è stata mai sottratta alla natura e all’abbraccio delle radici di alberi secolari che sembrano inglobarla in un mix di rovine e giungla unico al mondo.
Scendendo verso sud-est si trova Banteay Kdei, uno dei siti più tranquilli, ancora isolato dal turismo di massa. Si tratta di un imponente tempio buddista costruito nel XII secolo e mai ristrutturato, famoso soprattutto per la presenza di sculture di divinità femminili dal fascino molto particolare e originale.
Il sito di Banteay Srei, il tempio delle donne, rappresenta una esperienza unica per la scala ridotta con cui fu costruito e per il colore molto delicato dovuto all’uso di una particolare roccia arenaria lavorata con tecniche quasi da arte orafa che hanno reso famoso questo tempio come “gioiello dell’arte Khmer”.
In prossimità del tempio delle donne si trova la città fortificata, Angkor Thom in lingua locale, dove furono costruite le abitazioni dei re, i centri amministrativi e il famosissimo Bayon.
Il nome città fortificata deriva dalle mura alte 8 metri che rendono l’intera struttura accessibile solo da 5 porte monumentali davanti alle quali sono state scolpite gigantesche statue raffiguranti divinità e demoni.
A circa 40 km da Siem Reap si trova un museo molto interessante, il Cambodia landmine Museum, istituito per ricordare la vita di Aki ra, una donna che dedicò molti anni alla bonifica del territorio cambogiano dalle mine nascoste ovunque durante i conflitti. Il museo oggi è anche un simbolo di denuncia contro i problemi che ogni guerra si lascia alle spalle con particolare attenzione ai bambini, le prime vittime di ogni conflitto.
CONSIGLI UTILI
Per accedere ad Angkor Wat si deve passare nel Ticket Office che si trova sulla strada da Siem Reap e dove, con una fototessera scatta dalle autorità locali, è possibile acquistare il biglietto di accesso al tempio dopo aver superato le onnipresenti code.
Esistono varie tipologie di biglietto:
- biglietto per un giorno: non è il modo migliore per visitare Angkor Wat, va scelto solo se non c’è più tempo a disposizione;
- biglietto per tre giorni: sicuramente il più richiesto e quello che consigliamo;
- biglietto per una settimana: questo è il biglietto per chi vuole fare di Angkor Wat l'elemento centrale della propria vacanza.
Per quanto riguarda l’abbigliamento consigliamo scarpe da trekking e abiti leggeri che difendano dal caldo e dal sole.
QUANDO ANDARE
In questa zona il clima è tipicamente tropicale quindi molto caldo e umido, per questo consigliamo di evitare la stagione dei monsoni da maggio a ottobre che potrebbe rendere difficili alcune escursioni.
Il momento ottimale per un viaggio in questa regione coincide con l’inverno cambogiano da novembre a febbraio quando le temperature sono sopportabili e le piogge molto scarse.