Chiang Mai
Thailandia
Chiang Mai è la seconda città della Thailandia, ricca di paesaggi, cultura e attrattive legate al modo di vivere thai.
Il clima è più temperato rispetto a quello tropicale delle zone circostanti e le valli e alle montagne al confine con il Myanmar e la Cina sostituiscono le pianure.
Chiang Mai era un tempo chiamata Lanna, in lingua locale “la terra di un milione di risaie”, per la fertilità del terreno dovuta proprio al clima favorevole. Ha sempre avuto un proprio stile architettonico e artistico evidente ancora oggi nei templi e nelle decorazioni in legno.
Chiang Mai rappresenta per i locali un simbolo culturale e un patrimonio nazionale, mentre per i turisti è sicuramente uno dei motivi per cui scegliere la Thailandia come meta di viaggio: accanto alle moderne attrattive di cui è piena, ha saputo conservare l’atmosfera corroborante di un villaggio immerso nel verde.
E' un luogo che offre cultura, arte e stimoli culinari, un punto di partenza strategico per le escursioni in parchi, villaggi e tribù di collina.
Ci si può immergere nella natura, nell’arte, negli usi e costumi thai, compresi i famosi masaggi, ed uscirne rigenerati. Molti buoni motivi, quindi, per raggiugere Chiang Mai e sostarvi qualche giorno, prima di ripartire alla scoperta del Nord della Thailandia.
Anche rimanendo una settimana non c'è modo di annoiarsi: tra le passeggiate nei parchi o i percorsi in mountain bike, le escursioni a dorso di elefante o in mongolfiera, le crociere sul fiume, le attrattive del centro cittadino, lo shopping, i corsi di cucina e gli incontri di boxe resta a malapena il tempo per dormire... e forse non avendo considerato tutte le possibilità!
VISITARE CHIANG MAI
E' all’interno delle mura della città antica che troviamo le più importanti attrazioni di Chiang Mai. Vi si accede attraverso le 4 porte situate in corrispondenza dei punti cardinali.
La città ha più di 300 templi, quasi quanto quelli presenti a Bangkok che è ben più estesa, ma del tutto differenti, dal punto di vista architettonico, rispetto a quelli di qualsiasi altro luogo della Thailandia.
Facciamo riferimento agli elaborati intarsi lignei, alle pitture murali multicolore e alla particolare copertura dei templi a tre livelli sovrapposti tipici del periodo Lanna.
Nell’arte di Chiang Mai è anche ravvisabile un’impronta birmana negli “stupa”, i monumenti buddisti costruiti per la conservazione delle reliquie, al cui ingresso è possibile ammirare le tipiche statue leonine, atte a sorvegliare idealmente la struttura.
Il Wat Phra Singh, costruito nel 1345 secondo i dettami dell’architettura Lanna e oggi considerato uno dei principali centri religiosi della Thailandia, è uno dei primi templi da visitare arrivando a Chiang Mai.
Al suo interno è possibile apprezzare le pitture murali che documentano gli antichi usi e i costumi, e qui, ogni anno a metà aprile, si celebra una festa di carattere religioso che segna l’inizio dell’anno buddistha, il Songkran, o capodanno thailandese.
Durante il Songrkran ogni cosa viene lavata con acqua: strade, case, statue del Buddha e perfino i passanti, che possono comunque stare tranquilli perché la temperatura oscilla intorno ai 30 gradi e in più, secondo la credenza, l’acqua porta via la sfortuna.
A pochi passi dal Wat Phra Singh si trova il Wat Chedi Luang, antico chedi in rovina costruito nel 1391, distrutto da un terremoto nel 1545 e parzialmente ricostruito. Qui è possibile chiedere di parlare con un monaco buddista attraverso la “monk chat” a disposizione dei viaggiatori ubicata sul lato nord.
Con il Wat Chiang Man arriviamo invece al più antico tempio custodito all'interno delle mura della città, fatto edificare nel 1296 da re Mengrai, fondatore di Chiag Mai e che conserva due importantissime immagini del Budda: Phra Sila, o “pietra del Buddha”, una stele di 2500 anni che quasi certamente proviene dall’isola dello Sry Lanka, cui si attribuisce il potere di portare la pioggia e il Phra Sae Tang Khamani Buddha, il “Buddha di cristallo”, una statua di soli 10 centimetri risalente all’anno 200 in cristallo trasparente risalente all’anno 200. Rimasto indenne nonstante le ripetute dominazioni e i saccheggi, gli viene attribuito un potere protettivo.
Una visita la merita la cappella del Wat Suan Dork che contiene una gigantesca immagine del Buddha realizzata in bronzo e risalente a circa cinque secoli fa e il resto del complesso, costituito da una grande quantità di chedi bianchi che, posti nell'antico giardino reale, custodiscono le ceneri di diverse generazioni di sovrani e delle loro famiglie. Infine, a circa due kilometri a ovest rispetto al centro storico è possibile trovare il Wat Umong Suan Phutthatham, che in lingua locale significa “Tempio delle gallerie e giardino degli insegnamenti del Buddha”, un monastero fatto costruire a Chang Mai da Re Mengrai.
La leggenda narra che sia stato fatto edificare per accogliere alcuni monaci cingalesi che nei sotterranei potevano usufruire di una serie di celle atte alla meditazione.
Una differente versione vede, invece, il monastero nato per un eccentrico monaco chiamato Chan che preferiva vagare e trattenersi nel bosco circostante piuttosto che rendersi disponibile per le consultazioni con il sovrano.
Proprio per questo Re Mengrai gli avrebbe fatto costruire un reticolato di gallerie e grotte decorate come un bosco in cui camminare e al contempo essere trovato al bisogno.
Molti studiosi sono però dell'opinione che le fedeli riproduzioni di alberi, uccelli e fiori siano state realizzate successivamente, a partire dal XV secolo, dato questo che escluderebbe la teoria del monaco Chan e la relegherebbe nel mito.
Il Chiang Mai City Artist and Cultural Center, allestito all’interno di un’elegante abitazione del 1920 con il fine di raccontare la storia, i costumi e la cultura di questa magnifica città e dell’omonima regione del Nord della Thailandia, così come il National Museum, nato per tramandare l’arte Lanna e come spazio espositivo per una delle più raffinate collezioni di immagini del Buddha, ceramiche e oggetti artigianali di tutto il Paese.
Chiang Mai, è già stato detto, non è solo arte e misticismo e la vita notturna è sorprendente tanto quanto la vivacità culturale che si può apprezzare nel corso della giornata, con i suoi mercatini, gli street food, gli artisti di strada, i centri massagi e la musica.
Il Night Bazaar di Ratchadamnern Road, chiamato anche Sunday Market, è, appunto, una delle mete domenicali favorite per i turisti.
Qui vi sono articoli di qualità accuratamente selezionati e provenienti dall'intera provincia. Il motto è “One product one village”, in quanto solo i prodotti migliori di ogni villaggio trovano spazio in questo market.
Chiang Mai offre addirittura, la possibilità di vedere direttamente all’opera i maestri di Ban Tawai, specializzati nelle sculture in legno, i vasai di San Kamphaeng e gli artigiani della laccatura e di acquistarne manufatti di pregio.
I DINTORNI
Ad un solo chilometro a Nord rispetto all’autostrada, in direzione Thanon Chotana, è possibile il Tribal Museum, museo etnologico dedicato alle nove tribù di collina delle quali scoprire identità, usanze e rituali.
A circa 15 kilometri dalla città si trova, invece, il Wat Phra Doi Suthep, o tempio-montagna, costruito nel 1383 e recante le reliquie del Buddha in un chedi interamente coperto da lamine d’oro situato al centro di un cortile in marmo. Il cortile è fiancheggiato da un chiostro e riporta pitture murali che raffigurano proprio la vita del Buddha. La cima del Wat si raggiunge tramite una scalinata di 290 gradini e da lassù la vista di Chiang Mai è davvero splendida.
Va citato, infine, come possibile tappa l’Elephant Nature Park, una sorta di ospedale per il recupero degli elefanti feriti o malati per il quale occorre una prenotazione con largo anticipo in quanto la lista di attesa può essere anche di diverse settimane.
Volendo preferire le montagne del nord, vale davvero la pena lasciarsi la città alle spalle e progettare una bella escursione: ogni anno migliaia di turisti scelgono queste terre non solo per i paesaggi, ma anche per la grazia e la gentilezza che gli uomini e le donne delle tribù che le abitano ripongono nell'accoglienza riservata agli stranieri. A loro la Thailandia deve l’appellativo di "terra del sorriso".
ATTIVITÀ CONSIGLIATE
Un’esperienza da fare assolutamente è un ciclo di massaggi, una pratica che è parte integrante della vita quotidiana e della salute degli autoctoni secondo la tradizione Thai. Qui hanno luogo anche i corsi più accreditati del Paese e una vacanza può rivelarsi l'occasione, come per molti visitatori lo è già stata, di imparare questa sottile arte.
Un'altra imperdibile offerta è rappresentata dai corsi di cucina Thai le cui lezioni includono quasi sempre un accenno all’utilizzo di spezie ed erbe locali e un tour nei mercati alla scoperta dei prodotti tipici.
Per gli appassionati di Thai Boxe, o Muay Thai, è consigliato recarsi al Kawila Boxing Stadium per assistere agli incontri professionali che generalmente si svolgono nel fine settimana. Bisogna però fare attenzione e informarsi presso la Tourism Authority of Thailand per essere certi che si tratti di un autentico incontro e non di una semplice esibizione.
Per concludere, la raccomandazione a tutti coloro che scelgono Chang Mai come punto di partenza per il trekking verso i villaggi e le tribù di collina è di rivolgersi a noi per essere indirizzati ai servizi e le formule migliori, non potendo sempre garantire, per questa attività, standard qualtativi elevati.