Ko Lanta Yai
Thailandia

Per chi cerca una meta thailandese meno commerciale, ideale è l’arcipelago che prende il nome dalla sua isola più grande: Ko Lanta Yai. Si tratta di una cinquantina di isole che si trovano a tre ore da Bankok e a circa un’ora e mezza da Krabi ed è l’ideale per vivere un’esperienza a stretto contatto con il mare e la natura, fra trekking, immersioni, snorkeling e relax.
A Ko Lanta Yai, isola di circa 25 km di lunghezza, l’offerta turistica è caratterizzata da una confortevole accoglienza all’insegna dell’ecologia, grazie a splendidi resort, bar costruiti con legno locale dove gustare un cocktail al tramonto, spa a cielo aperto dove rilassarsi e approfittare dei tradizionali massaggi thai.
All’estremo nord dell’isola troviamo il centro abitato di Ban Sala Dan, il cui nome suggerisce trattasi di un villaggio musulmano e dove c’è uno dei principali porti pescherecci. Si tratta di un piccolo villaggio a croce sulle cui due strade principali si affacciano tutti i negozi ed i servizi essenziali.
Fra gli abitanti locali anche l’etnia chao ley, che vuol dire cittadini del mare, una popolazione di circa 3000 persone che abitano i territori marittimi birmani e thailandesi, dediti alla pesca e al commercio di molluschi e crostacei. E’ a questo gruppo etnico che l’isola deve l’appellativo di pulao satak, ovvero isola dalle lunghe spiagge, che descrive in maniera perfetta le strisce sabbiose allungate che si susseguono sulla costa occidentale, separate fra loro da collinette rocciose, quasi a costituire una trama di merletto. Il resto della popolazione locale oltre alla pesca si dedica all’agricoltura sulle parti di terra coltivabile fra mare e foreste collinari.
La costa orientale è invece fittamente popolata di mangrovie, a cui ci si può avvicinare per ammirarle costeggiando la riva in kayak. Qui infatti non è possibile nuotare o immergersi a differenza del resto delle coste dell’isola. Appena più in là, a ridosso delle altre isole dell’arcipelago, si apre la possibilità di indimenticabili immersioni subacquee a stretto contatto con la barriera corallina.
IMMERSIONI E SNORKELING
Le barriere coralline sono infatti una delle principali attrazioni di Ko Lanta Yai, essendo protette e perciò meglio conservate rispetto ad a quelle di altri arcipelaghi circostanti, ciò ha ovviamente incentivato la nascita di centri per lo snorkeling e le immersioni, i più interessanti dei quali si trovano fra Ko Lanta e Ko Phi Phi, come la barriera corallina di Hin Bidah, dove è possibile incontrare tonni, barracuda e squali leopardo.
Anche le isole del complesso di Ko Ha sono splendide per le esplorazioni subacquee fra grotte e grandi scogli sommersi. Un fascino tutto suo e di grande spettacolarità la scogliera di Hin Daeng e Hin Muang, con pareti a picco sul mare di oltre 50 metri di altezza.
Queste acque sono dimora di varie specie di animali marini: mante, lucci, tonni, squali a pinna argento e addirittura squali balena.
Semplici nuotate in un mare cristallino e relax in spiaggia saranno ideali nelle isole di Ko Mook, Ko Hai e Ko Krada, dove godere in tutto e per tutto la bellezza del mare thailandese. Periodo migliore per approfittare di mare calmo è quello fra novembre e metà aprile.
LE LUNGHE SPIAGGE DI KO LANTA YAI
Se appunto Ko Lanta Yai è l’isola dalle lunghe spiagge, la più lunga di esse ed anche la più famosa è quella di Hat Khlong Dao.
Ai piedi del caratteristico promontorio del “collo di cervo”, cioè il Laem Kaw Kwang, è una spiaggia di sabbia impalpabile dove vivere tramonti indimenticabili e soddisfare ogni tipica aspettativa associabile al mare in Thailandia.
A pochi chilometri di distanza da ricordare anche la spiaggia bianca di Ao Phra-ae lambita da acque quasi ferme e quella splendida di Hat Khlong Khoang, incastonata fra rocce dove nuotare nelle ore di alta marea e circondata da palmeti dove ci si può rilassare totalmente sulle amache in essi sospese.
NON SOLO MARE
Oltre il mare altra attrazione di Ko Lanta Yai sono le numerose grotte dell’entroterra. Proprio nella parte più centrale dell’isola incontriamo quelle di Tham Mai Kae, all’interno delle quali vi è una piscina naturale, stalattiti e rocce dalle forme particolari e colonie di pipistrelli.
L’esplorazione delle grotte non si adatta sempre a tutti: chi soffre di claustrofobia dovrà evitarne alcune alle quali si accede in alcune parti solo strisciando in cunicoli stretti, è bene dunque informarsi adeguatamente, oltre che indossare abbigliamento e scarpe adatte a percorsi accidentati e portare con sé una torcia elettrica.
Inoltre risalendo il torrente che attraverso l’isola, con una bella escursione di un paio d’ore, è possibile raggiungere una splendida cascata. Infine per chi è amante dei fiori irrinunciabile è la visita alla bellissima serra di Lanta Orchid Nursery, che come dice il nome è il paradiso delle orchidee più belle dell’isola a cui si abbina una mostra che illustra i metodi di coltivazione.