Papua

Bali e Indonesia
Papua

Papua, da non confondere con Papua Nuova Guinea, è la meta ideale per chi vuole visitare un meraviglioso luogo al di fuori dei classici itinerari che le agenzie propongono per l’Indonesia perché garantisce originalità e varietà di paesaggi ed esperienze.

L’isola appartiene all’Indonesia a tutti gli effetti ma è estremamente differente dalle mete più famose come Java o Bali perché qui la natura è assolutamente vergine ed incontaminata e per questo spesso bisogna aggirare degli ostacoli per avervi accesso.

Per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico è possibile ammirare imponenti montagne che arrivano a 5000 mt, incantevoli barriere coralline, gelide cascate e paradisiache coste lambite da acqua trasparente.

Per quanto riguarda le attività a Papua è possibile partecipare ad escursioni nei parchi naturali dell’entroterra, praticare immersioni e snorkeling lungo la costa o dedicarsi al turismo naturalistico e culturale.

Anche la cultura esprime elementi primordiali e tribali con pitture rupestri e manufatti di popolazioni che ancora oggi non vogliono cambiare il proprio modo di vivere.

In particolare nell’entroterra dell’isola sono presenti delle popolazioni che non hanno subito contaminazioni occidentali al contrario della costa dove c’è una certa mescolanza con la cultura malesiana e indonesiana.

Tra le etnie più caratteristiche vogliamo ricordare i dani, che vivono nella valle del Baliem e che non hanno avuto contatti con l’esterno fino al 1938, perché né gli olandesi né gli australiani si erano mai addentrati nei luoghi abitati da questo popolo dedito principalmente alla caccia ma anche alla coltivazione della patata dolce che costituisce la base per la loro alimentazione.

La zona sud ovest dell’isola è invece abitata dagli asmat, particolarmente conosciuti per le loro doti di intagliatori di legno che vivono in una area di circa 19000 chilometri quadrati parte dei quali all’interno del Parco Nazionale di Lorentz che rappresenta la più grande riserva protetta del sud est asiatico.

Infine vogliamo ricordare le etnie kombai e korowai che hanno costumi molto simili ma parlano lingue diversissime nonostante popolino la stessa zona e siano entrambe conosciute per l’abitudine di vivere sugli alberi.

Il fatto che le popolazioni parlino lingue diverse è una delle peculiarità di Papua che è la regione con più idiomi parlati al mondi, infatti le varie etnie locali comunicano con oltre 250 dialetti differenti.

Per quanto riguarda l’aspetto naturalistico Papua è coperta da una rigogliosa foresta pluviale che copre quasi interamente la superficie dell’isola con l’eccezione di fiumi, laghi e cascate come le magnifiche Cascate di Madredred.

La vegetazione degli altopiani è più variegata con pinete, macchie, praterie alpine, brughiere e un altissimo numero di orchidee che sono un’altra delle affascinanti meraviglie di Papua che ospita ben 2500 specie di questo fiore.

Lungo le coste è possibile trovare mangrovie e palme con spiagge di sabbia bianchissima bagnate dal mare più cristallino che sia possibile immaginare tanto che è possibile osservare numerosi pesci direttamente a filo d’acqua senza neanche immergersi.

LE ISOLE NEI DINTORNI

Nei pressi di Papua si trova la località probabilmente più bella in assoluto di queste zone, ovvero le isole Raja Ampat che si trovano nella Papua occidentale e che sono la location perfetta per un viaggio di nozze o per chi ama osservare i fondali.

In queste isole ci si può immergere in un mare da sogno, con favolosi pesci tropicali che nuotano tra le gambe dei turisti e dove è possibile passare meravigliose giornate all’insegna del mare, delle nuotate, dello snorkeling e delle escursioni in barca a vela.

Qui vivono più di 500 tipi differenti di coralli e più di 1500 specie di pesci con una biodiversità che difficilmente si può incontrare in altri luoghi al mondo.

In particolare per gli amanti del birdwatching consigliamo l’isola Pulau Batanta mentre per chi vule immergersi alla scoperta di relitti e fondali segnaliamo Pulau Waigeo.

Un’altra isola molto bella è Biak che si trova lungo la costa nord di Papua e che può essere la base per programmare escursioni ed immersioni tra i numerosi atolli e le barriere coralline qui presenti.

Anche le Isole Padaido sono un vero e proprio paradiso per gli appassionati di snorkeling e immersioni.

COSA FARE

L’interno dell’isola è coperto da un fitta giungla che rende l’isola estremamente affascinante ma anche difficile percorrerla, per questo motivo la maggior parte della popolazione vive lungo la costa.

La parte occidentale è particolarmente indicata per chi vuole dedicarsi ad escursioni più culturali o a vivere la quotidianità delle tribù locali ma ovviamente regala anche la possibilità di godere di una natura e un mare unici come in tutto il resto dell’isola.

La cittadina principala è Sorong che costituisce un ottimo punto di riferimento per chi voglia visitare le Isole Raja Ampat o fare interessanti escursioni come quella a piedi a Pulau Doom.

La spiaggia di Pantai Kasuari è l’ideale per chi vuole rilassarsi nuotando o facendo snorkeling ed è un vero e proprio angolo di paradiso raggiungibile esclusivamente con un angkot pubblico (un tipico mezzo di trasporto indonesiano).

Per chi vuole fare delle escursioni consigliamo Pegunungan Arfak e la riserva naturale dei Monti di Wondiwoi dove sono presenti numerosi sentieri da affrontare con abiti e attrezzatura adattI ad un clima estremamente caldo e umido.

Sulla costa ad ovest si trova Manokwari, il capoluogo di questa regione, che con i suoi 130.000 abitanti è uno dei centri urbani più grandi dell’isola.

Tra gli innumerevoli percorsi possibili vanno ricordate le escursioni all’interno del Taman Gunung Meja o del Parco Nazionale di Lorentz dove si trova il Puncak Jaya, una vetta di 4900 metri molto apprezzata tra gli scalatori e gli appassionati della natura per la biodiversità della fauna e della flora.

Sicuramente non può mancare una visita al Parco Nazionale Marino della Baia di Cenderawasih, la più importante riserva protetta dell’Indonesia, dove vivono molte specie in via di estinzione come alcune specie di tartarughe, le vongole giganti e i dugonghi.

Per gli appassionati di immersioni alla ricerca di relitti Papua centrale è sicuramente la zona più adatta in particolare con i siti di Kota Biak, Nabire e Serui ideali per partire verso le le zone di Teluk Cenderawasih.

La riserva di Taman Biak Utara è particolarmente suggestiva per le sue spiagge vergini e per la presenza di numerosi laghi e cascate, in particolare consigliamo di andare a vedere le spettacolari cascate Air Terjun Warfasak.

Infine vogliamo parlare della Valle del Baliem, una zona molto affascinante dove è possibile avere contatti con la popolazione dei dani e la loro cultura, in particolare consigliamo una visita al villaggio di Akima conosciuto per le numerose grotte presenti e per la possibilità di vedere la mummia di Werapak Elosak.

GLI ANIMALI

Tutta l’isola è abitata da una grande varietà di animali che vivono in libertà ed è possibile osservare marsupiali (bandicoot, canguri, opossum e wallaby in particolare) e tantissime specie di uccelli tra cui cacatua, casuari e i favolosi uccelli del paradiso.

A Papua vivono anche tante specie di ragni, coleotteri e rane di ogni colore mentre per gli appassionati di farfalle consigliamo di recarsi nell’altopiano di Arfak dove vivono in gran numero.

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore in cui programmare un viaggio a Papua è sicuramente quello che va da maggio a ottobre perché, nonostante le piogge siano molto frequenti, è il momento dell’anno in cui l’umidità è più sopportabile.

Per chi vuole recarsi nella costa settentrionale bisogna tenere presente che è spesso colpita da forte vento e piogge abbondanti nei mesi da novembre a marzo mentre la costa a sud ha problemi simili tra aprile e ottobre.

Chi vuole visitare la Valle del Baliem dovrebbe invece farlo tra marzo e agosto quando il clima è più secco e refrigerato mentre nelle città della costa il clima è perennemente caldo e umido. 

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